Hey, stai volando su Barolo!

Questo è punto di partenza di questa avventura alla scoperta dei territori che ci
circondano. Ma non solo in senso figurato, perché proprio qui ha sede una delle tre basi
di partenza dei nostri voli… la partenza sì, perché l’arrivo non lo sappiamo neanche noi! La
cosa che sappiamo di certo è che amerai tutto di questo posto, sia in cielo che in terra.
Una terra, le Langhe, che sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità mica a
caso…Allora ti porto con me all’ avventura? Conosco solo un modo per cominciare un
racconto su Barolo, partendo proprio dal Barolo!

C’era una volta

C’era una volta il vino dei re e re dei vini o meglio quello che i latini definivano “Vinum
regum, rex vinorum”: il Barolo. Forse non serve andare così lontano nel tempo e
ripercorrere tutte le ere storiche che a scuola abbiamo tanto odiato. Facciamo un salto
avanti di giusto qualche annetto, proprio come succede nelle favole, e ci ritroviamo nel
Castello di Barolo alla corte della Marchesa Giulia Colbert, moglie di Carlo Tancredi
Falletti. Questi due famosi signori ebbero la brillante idea di far assaggiare questo
nettare degli dei all’ allora Re Carlo Alberto, il quale ovviamente se ne innamorò
facendolo conoscere a tutto il mondo. Nel caso in cui non ve ne foste accorti da lassù, le
Langhe sono costellate di castelli. Quasi nella porta a fianco, al Castello di Grinzane, un
altro famosissimo personaggio rese celebre questo vino. Parliamo di Camillo Benso
Conte di Cavour che decise di utilizzarlo come vino istituzionale, e pensate un po’, anche
durante i festeggiamenti per l’Unità d’Italia nel 1861. Da lì è stato tutto un crescendo di
emozioni, di famiglie contadine diventate importanti, di disciplinari e di liiiiiitri di Nebbiolo,
fino ad arrivare ai giorni nostri dove la città si è aggiudicata il titolo di Città del Vino 2021.
Qui è impossibile non trovare una buta (bottiglia in piemontese) di questo vino sulle
nostre tavole.

C’era una volta il vino dei re e re dei vini o meglio quello che i latini definivano “Vinum
regum, rex vinorum”

Dove si va? Tra castelli, vigneti e arte!

WiMu. Museo del Vino. Proprio nel castello dei Marchesi Falletti, dove Silvio
Pellico fece da segretario della biblioteca dopo la prigionia, ora sorge uno dei più
importanti musei al mondo del vino. Un percorso museale innovativo che si
addentra in modo poetico nella cultura del vino. Tra suoni, profumi, colori e
meccanismi interattivi (di cui anche i bambini si innamoreranno!) potrai scoprire
l’emozione che nasce da un acino e finisce per fare tutto il giro del mondo. Puoi
salire fino in cima alla torre,dove mi piace pensare che i Marchesi bevessero il
Barolo in compagnia regale. Se non sei astemio come Pellico puoi anche
concederti (alla fine del percorso mi raccomando!) di sorseggiare il vino
nell’Enoteca Regionale del Barolo alla base del castello.

Museo del Cavatappi. Come avrete capito, il cavatappi è uno strumento
fondamentale di queste terre. Così la passione nel collezionare antichi cavatappi
di Paolo Annoni, diventa un vero e proprio museo con 500 esemplari da scoprire.

● Cappella delle Brunate o del Barolo. Non c’è persona che non sia passata da qui
che non abbia una foto davanti alla cappella più famosa delle Langhe. Nata
come rifugio per chi lavorava nei vigneti, dopo l’acquisizione da parte di Ceretto diventa iconica. Il ringraziamento lo dobbiamo soprattutto ai due artisti Sol LeWitt
e David Tremlett per il loro tocco fantasioso. Se i colori vi sconvolgono un po’,
tranquilli la cappella non è mai stata consacrata!

● A piedi, in bici o in moto. Infiniti sono i modi di gironzolare tra le colline. Per gli
appassionati ci sono percorsi di trekking che fanno su e giù tra i vigneti, puoi
trovare qualche indicazione qui . Si vedono tanti motociclisti sfrecciare tra le
curve e prendere un po’ d’aria soprattutto nei mesi estivi, sei uno di quelli? Se non
riesci a separarti dalle due ruote (soprattutto elettriche) puoi contattarci per avere
una ebike tutta per te all’atterraggio!

● Degustazioni in cantina e pause gastronomiche. Che si beve bene te l’ho già
detto, ma che sia mangia favolosamente ancora no. Barolo e i suoi dintorni sono
un tripudio di cantine con più o meno storia da raccontare ed altrettanti ristoranti
che sapranno deliziarti con tutte le specialità locali. I miei racconti e consigli su
cantine e ristoranti li puoi trovare qui!

Decollando da Barolo, se sarai fortunato che il vento porterà nella giusta direzione, potrai ammirare la cittadina dall’alto. Proprio come in questo video!

E’ il caso di dire Cheers?!

Se ti è venuta voglia di volare sulle langhe partendo proprio da Barolo…

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