Arrivati al terzo appuntamento ci spostiamo verso questa cittadina che mi ha accolta quando ero in tenera età. Nella culla del buon vivere, quasi nel cuore del Roero, sono cresciuta, imparando ad apprezzarne sia il lato della piccola città provinciale, sia quello di fama internazionale. Come può un comune di circa 30.ooo abitanti essere davvero internazionale? Lo scopriamo insieme!
Casa natale di San Giuseppe Benedetto Cottolengo e cittadina citata da Giovanni Arpino e Cesare Pavese nelle loro scritture. Queste sono alcune delle tantissime sfumature che ha preso Bra nel corso dei secoli. Bra è sormontata dalla Zizzola, struttura a pianta ottagonale visibile da ogni angolo, divenuto simbolo della città, dalla quale si ha una vista privilegiata del territorio. Costellata di chiese e strutture di importante valenza storica, si destreggia tra la campagna piemontese e le colline delle Langhe e del Roero.
Perchè internazionale? Nel 1986 Bra diventa luogo di origine del Movimento per la tutela e il diritto al piacere, fondato da Carlo Petrini col nome di Slow Food. Questa associazione, con la finalità di andare contro la fast life degli ultimi anni, diventa internazionale qualche anno dopo, promuovendo l’attenzione alla salvaguardia della biodiversità, dei territori e tradizioni locali. Questo piccolo seme ha fatto il giro del mondo mantenendo sempre a Bra le sue radici. Una causa talmente importante da portare a fondare nel 2004, nella frazione di Pollenzo, in una vecchia tenuta sabauda, l’unica Università al mondo di Scienze Gastronomiche. Si può dire che abbiamo un rapporto davvero meraviglioso col mondo dell’enogastronomia?
● Musei di Bra. Il circuito di questi musei raggruppa quattro tra le strutture più rilevanti della città. In primis il Museo Civico Craveri di Storia Naturale, il più importante museo di questo genere della provincia di Cuneo, dove sono
custodite sezioni storiche, zoologiche e botaniche. A seguire, presso lo storico
Palazzo Traversa, si trova il Museo Civico di Archeologia Storia e Arte con i suoi reperti storici e collezioni artistiche. Curioso invece il Museo del Giocattolo, nato dalla passione di un antiquario braidese, che raccoglie giocattoli e teatrini di diverse epoche. Ed infine la Zizzola, la Casa dei Braidesi, che ospita contenuti interattivi ed un belvedere rilassante in perfetto stile slow.
● Museo della Scrittura Meccanica. La collezione di Domenico Scarzello,
Presidente dell’Associazione Italiana Collezionisti macchine per ufficio d’epoca, è un vero gioiellino. Una collezione unica di oltre 300 modelli, restaurati ed esposti al pubblico, frutto della sua dedizione per questo strumento incredibile.
● Museo della bicicletta. Il museo dedicato alle due ruote che raccoglie una fornita
collezione di biciclette d’epoca e maglie grazie a donazioni di privati ed atleti.
● Cheese. Patria di Slow Food, Cheese è un evento biennale, il più grande evento internazionale sui formaggi a latte crudo. Tutto il mondo, da agricoltori, affinatori e cuochi, si riuniscono sotto il tetto di Bra per condividere valori e passioni sulmondo caseario ed affini.
● Chiese e arte. Bra pullula di chiese, a volte distanti anche qualche centinaio di metri. Per gli appassionati del genere o anche solo amanti dell’arte cito in
particolare il Santuario della Madonna dei Fiori, con la sua leggenda e la sua
straordinaria bellezza. Insieme anche alla Chiesa di Santa Chiara, meraviglioso esempio di barocco piemontese…e tutte le altre!
● Gite in Quad. Per i più avventurosi c’è la possibilità di effettuare tour di mezza giornata, con partenza da Pollenzo ( a 6 minuti da Bra), accompagnati da guide esperte.