Hey stai volando su La Morra!
Una storia avvincente di grande importanza agricola

La Morra è nota per avere il belvedere più famoso delle Langhe, su questo non ci piove!
Di recente ristrutturazione, è come un immenso balcone che si affaccia sulla vastità delle colline Patrimonio Unesco. La Morra sorge su una delle colline più alte della zona del Barolo, caratteristica che già nel secondo millennio l’aveva dissociata da Alba Pompeia e l’aveva reso un villaggio indipendente. Il suo antico nome era Murra, che significa “recinto per le pecore” proprio perché si diceva che i benedettini facessero pascolare qui i loro greggi. Prima villaggio sotto il dominio di Carlo D’Angiò, poi feudo della famiglia Falletti fino ad arrivare sotto il controllo dei Savoia, la cittadina è sempre stata teatro di importanti avvenimenti storici. Nel corso dei secoli le sue viuzze arroccate e l’intera cittadina è stata protetta dai Bastioni: le antiche mura medievali. Ma La Morra non è solo il centro urbano sul cucuzzolo, è anche tantissime ed importanti frazioni che si spargono per tutta la collina circostante. Parliamo di 26 frazioni , la maggior parte delle quali hanno
dato il nome alle porzioni di vigneti che hanno regalato prestigio a questa città con i loro Cru. Ebbene sì, anche qui il vino fa da protagonista in tutte le sue declinazioni dei migliori vitigni autoctoni piemontesi.

La Morra è nota per avere il belvedere più famoso delle Langhe, su questo non ci piove!

Dove si va? Fra vigneti e castelli!

● Belvedere: come dicevamo in precedenza, prendetevi del tempo per attraversare la ripida via Umberto e giungere sulla piazza e balconata più spettacolare delle Langhe. Se siete fortunati, la vostra vista potrà scorgere i principali castelli della zona, insieme a tutte le vigne e scorci dell’arco alpino.
● Torre Campanaria: visitabile nei weekend da marzo e novembre, alla cima (attenti al rintocco delle campane!) vi regalerà scorci incredibili (meglio comunque dalla mongolfiera, ve l’assicuro!). Costruita sulle rovine del castello medievale, ora è simbolo della piazza principale della città.
● Cappella del Barolo: nonostante il nome, questo è un edificio mai consacrato che dava riparo ai contadini durante eventi avversi. Chiamata anche Cappella delle Brunate, nel 1970 diventa proprietà di Ceretto che commissiona a due artisti la sua ristrutturazione. Sol LeWitt si occupò del rifacimento esterno e David Tremlett ridipinse tutto l’interno, entrambi con colori sgargianti e audaci.
● Cantina Comunale e tutte le cantine circostanti: nelle scuderie del palazzo dei
Falletti, la cantina riunisce circa 70 tra soci e produttori e tutta la rassegna di
prodotti vinicoli del territorio. Di tutte le aziende lì presenti potete poi approfondire
la conoscenza e apprenderne le tecniche direttamente in cantina. Qui i miei
suggerimenti, insieme al Museo Ratti.

● I sentieri naturalistici e gli edifici religiosi: dall’ingresso del paese partono i 7 sentieri di La Morra che si ricongiungono con quelli dei paesi circostanti offrendo trekking tra vigneti e paesaggi mozzafiato. Meritano la visita anche le numerose chiese in paese e in frazione Annunziata il complesso romanico-barocco della ex abbazia benedettina di San Martino.

Cosa ne pensate, si va a fare un giro?

Ti piacerebbe sorvolare su La Morra? Decollando da Barolo, se il vento lo vorrà, sarà possibile riuscirci 😉

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