Hey, stai volando su Bene Vagienna!

Arrivati al quarto appuntamento del magazine, varchiamo la soglia di Bene Vagienna. Un piccolo comune del cuneese poco conosciuto, ma che si ricordano bene i ragazzi che hanno vissuto in queste zone. E come mai? Bene Vagienna era la nostra destinazione preferita quando alle scuole elementari ci portavano in gita. Era il modo più divertente che avevamo per comprendere la storia che ci veniva raccontata dalle maestre. Vedere i resti archeologici e partecipare al laboratorio mettendoci nei panni di un vero archeologo, allora, mi aveva portato a voler inseguire questi studi. Quei pensieri sono svaniti, ma la passione per la storia resta! Allora percorriamola insieme scoprendo questa città!

Da Augusta Bagiennorum a Bene Vagienna

Una cittadina tanto piccola quanto ricca di storia risalente a diversi secoli fa. Duemila anni di storia portati benissimo! Fondata dai Bagienni Liguri diventa poi importante centro dell’antico periodo augusto romano. Il suo teatro, il foro romano e tutti i resti archeologici di questa area sono quelli che testimoniano meglio il passaggio di Ottaviano Augusto e tutti i suoi amici romani. Facciamo un bel salto fino al Medioevo dove credevano di essere moderni e, come i ragazzi di oggi, decisero di abbreviare il nome. Così ci ritroviamo a Bene nel periodo di guerre, vescovadi, feudi e vassalli. E poi venne Amedeo di Savoia, che precedette Emanuele Filiberto, spodestato da Carlo Emanuele I, che nel 1796 Napoleone comprò! Filastrocche e scherzi a parte, Bene è stata sede di illustri famiglie fino ad unificarsi al Piemonte e all’Italia con il ritorno dei Savoia. Verso la metà del XIX secolo la città fu ufficialmente rinominata Bene Vagienna in ricordo dei suoi fondatori, nome tutt’ora in auge.

In volo con corriere della sera sui resti archeologici

Dove si va? Tra resti archeologici, chiese e palazzi!

● Il Sito Archeologico e Archea. Tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 sono stati riportati alla luce dagli scavi nella zona della Roncaglia il teatro e l’anfiteatro romano, importantissimi resti del col dominio romano-augusteo. Ora visitabile autonomamente con i pannelli e durante le giornate del FAI, sede di eventi musicali e teatrali del Comune. Grazie ad Archea è possibile sperimentare laboratori didattici su tutte le tematiche archeologiche.
● Museo Archeologico. Istituito per mano di Giuseppe Assandria e Giovanni
Vacchetta (gli autori degli scavi del sito archeologico), resta come memoria
storica e luogo dove sono custoditi i resti degli scavi.

● Museo Casa Ravera. E’ un polo culturale dove si può conoscere la storia della città, mostre temporanee e si può trovare ristoro nel cortile quattrocentesco.
● Le numerose chiese e il monumento di Botero. Per gli appassionati del genere, questa piccola città ha davvero tanto da regalare. A partire dalla chiesa più antica, quella di San Bernardino (o Battuti Bianchi) che è sede di mostre e conferenze, ma cela reperti artistici davvero notevoli. Al fianco del monumento dedicato a Botero (importante scrittore e filosofo italiano nato qui) sorge la chiesa di Santa Maria Assunta e poco vicino quella di San Francesco che racchiude il classico stile del barocco piemontese insieme ad interessanti raffigurazioni sacre e profane.

Cosa ne pensate, si va a fare un giro?

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